francesca
GARAGNANI
ARCHITETTO
Francesca GARAGNANI
Architetto, Borgomanero (NO) 1986.
Dopo il diploma di maturità artistica consegue, nel 2012, la laurea Magistrale in Architettura presso il Politecnico di Milano. Affascinata dal rapporto tra architettura e preesistenza sviluppa una tesi sul tema della valorizzazione e della musealizzazione dei siti storici ed archeologici, dal titolo: “Monastero di San Rabano. Progetto per la valorizzazione del complesso monumentale”. Nello stesso anno consegue il diploma di Master di I° livello in “Museografia, architettura, archeologia, progettazione strategica e gestione innovativa del patrimonio archeologico”.
Nel 2010 collabora alla realizzazione della mostra In.D.Ex-lab, nello stesso anno vince la Menzione speciale del Premio Piranesi Prix de Rome 2010 e nel 2012 si aggiudica il secondo premio al concorso di idee “Via Francigena del Sud. Riqualificazione, accessibilità, gestione e valorizzazione dei tracciati presenti tra Roma e Palestrina", al quale fanno seguito altri importanti risultati in concorsi pubblici e privati.
Nel 2014 apre il proprio studio occupandosi di progettazione architettonica, rivitalizzazione dell'esistente, allestimenti, grafica e design. Affianca al proprio lavoro numerose collaborazioni con web master, artigiani e con studi di Architettura per la progettazione di edifici residenziali, headquarters, showroom ed interior design in Italia, Svizzera, Malesia, Cina e Stati Uniti.
Architetto, Borgomanero (NO) 1986.
Dopo il diploma di maturità artistica consegue, nel 2012, la laurea Magistrale in Architettura presso il Politecnico di Milano. Affascinata dal rapporto tra architettura e preesistenza sviluppa una tesi sul tema della valorizzazione e della musealizzazione dei siti storici ed archeologici, dal titolo: “Monastero di San Rabano. Progetto per la valorizzazione del complesso monumentale”. Nello stesso anno consegue il diploma di Master di I° livello in “Museografia, architettura, archeologia, progettazione strategica e gestione innovativa del patrimonio archeologico”.
Nel 2010 collabora alla realizzazione della mostra In.D.Ex-lab, nello stesso anno vince la Menzione speciale del Premio Piranesi Prix de Rome 2010 e nel 2012 si aggiudica il secondo premio al concorso di idee “Via Francigena del Sud. Riqualificazione, accessibilità, gestione e valorizzazione dei tracciati presenti tra Roma e Palestrina", al quale fanno seguito altri importanti risultati in concorsi pubblici e privati.
Nel 2014 apre il proprio studio occupandosi di progettazione architettonica, rivitalizzazione dell'esistente, allestimenti, grafica e design. Affianca al proprio lavoro numerose collaborazioni con web master, artigiani e con studi di Architettura per la progettazione di edifici residenziali, headquarters, showroom ed interior design in Italia, Svizzera, Malesia, Cina e Stati Uniti.
Il Lavatoio - ...l'architettura come spazio aperto alle idee....e alle funzioni |
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| località: | Invorio (NO) |
| committente: | Comune di Invorio |
| cronologia: | 2016 - concorso di Idee - Progetto primo classificato |
| progetto di: | Francesca Garagnani |
| superficie: | 190 mq |
| press: | NovarArchitettura 2.0.17 |
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Il Lavatoio si presenta oggi con una forte identità formale, conosciuta e riconoscibile, che lo lega al territorio comunale ed all’immaginario collettivo. L’idea progettuale di basa quindi sul principio di “ricostruzione tipologica”, ovvero l’intento è quello di mantenere inalterato l’aspetto del Lavatoio, in quanto fortemente radicato nel territorio e nella memoria degli Invoriesi. Internamente, per garantire una corretta fruizione dello spazio, si prevede la realizzazione di un bagno per disabili ed un magazzino nel quale organizzare il materiale utile al funzionamento di un locale multi-funzione. Il progetto suggerisce inoltre la valorizzazione dello spazio che accoglie l’edificio Lavatoio, realizzando, sul lato che dà verso Via Barro, una piazza pavimentata. Si viene così a definire un nuovo luogo per la socialità, arricchito da una lunga panchina e da un’aiuola rialzata, in grado di schermare i limitrofi giardini privati da questo nuovo luogo pubblico. L’idea progettuale è quindi indirizzata alla trasformazione del lavatoio, da spazio dismesso, abbandonato e soprattutto chiuso al pubblico a luogo della socialità. La nuova sala deve divenire contenitore per una pluralità di funzioni e attività: potrà essere sede di seminari e convegni, installazioni temporanee, galleria d’arte; potrà essere il punto di ritrovo per circoli e associazioni, ospitare un cineforum, un mercato temporaneo per prodotti del territorio, potrà diventare uno showroom temporaneo per rivenditori locali. Attraverso un’attenta gestione, questo spazio sarà capace di portare nuove risorse al Comune. |
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P.IVA 02454060035
